FESTA DEL CINEMA DI ROMA. Simon Rieth: Nos cérémonies (Summer Scars)
Alice nella città. Concorso. Vincitore del premio come miglior film.
Nos cérémonies (regia di Simon Rieth), titolo internazionale Summer Scars, già presentato alla Semaine de la Critique al Festival di Cannes 2022, potrebbe essere il classico film coming of age.
Tony e Noé (Grégory e Benjamin Lu) tornano nella loro casa al mare dopo 10 anni di assenza a causa della morte del padre che non vedono da quando erano bambini.
Summer scars dunque sarebbe l’ennesimo racconto di un’estate come tante di due fratelli adolescenti, tra feste a base di alcool, sesso, incontri con le amiche di infanzia e conseguenti innamoramenti, naturali scontri tra fratelli e così via.
Se non fosse per quelle cerimonie cui allude il titolo originale del film e che affondano le radici proprio in un evento accaduto in quei luoghi quando i due erano bambini.
Impossibile svelare di più senza rovinare il piacere della scoperta.
Fatto sta che Summer scars riesce a differenziarsi da altre pellicole simili proprio grazie alla commistione tra realismo e “fantascienza”.
La componente fantastica del film è anche la chiave di lettura attraverso la quale leggere la psicologia dei protagonisti.
Non solo perché getta una luce inquietante sul legame apparentemente inscindibile che lega i due fratelli in un rapporto di dipendenza reciproca che ben presto mostra un carattere sinistro ma anche perché può spiegare le differenze tra i due, l’arroganza ed il menefreghismo di Tony ed il carattere per contro introverso di Noé.
Così il solito film sul percorso di crescita di due fratelli si colora di tinte dark, mostrando un rapporto di interdipendenza malato in cui ben presto l’amore di Noè per l’amica di infanzia Cassandre (Maïra Villena) farà emergere non solo le gelosie ma anche l’impossibilità di proseguire con una esistenza in cui nessuno dei due ragazzi, per motivi differenti, può (letteralmente) vivere senza l’altro.
EMILIANO BAGLIO
